Secondo Aristotele ci sono tre tipi di amicizia.
1a per la convenienza
2a per necessita' impellente
3a per la vita con amore e rispetto
Tu quale amicizia pratichi?
x LA VITA!?
(Onlus di fatto).. acraccademia.it ..non ha scopo di lucro... e afferma che anche il volontariato è fondamentale .. senza di quello.. è come avere gli okki kiusi.. non ci si vede! Cmq VI RINGRAZIAMO DI ESSERCI..CIAO.. 6 utile ..torna e collaborare..è poi x AMICI e PERSONE INTELLIGENTI: ..una donazione all'ACR-Onlus? .. il 5x1000 C.F.97365190152 o a don G.! MEMORIA.. "La memoria è il ventre dell'ANIMA!" NELLA FOTO BANDI OSCAR..
Secondo Aristotele ci sono tre tipi di amicizia.
1a per la convenienza
2a per necessita' impellente
3a per la vita con amore e rispetto
Tu quale amicizia pratichi?
x LA VITA!?
| Punto e a capo: che cos'è l'Occidente? |
| Lia Quartapelle <lia@liaquartapelle.it> | 3 novembre 2025 alle ore 13:31 | |||||||||||||||||||||||||||
Rispondi a: lia@liaquartapelle.it A: sergiomerzario@gmail.com | ||||||||||||||||||||||||||||
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UN GAROFANO PER BETTINO — ma di che colore?
Vedo persone che si dicono socialiste ma che sposano posizioni tipiche della destra nazionalista e identitaria. La storia ci ricorda che esistette già un partito che univa “nazionale” e “socialista” nello stesso nome: il Partito Nazionalsocialista. Oggi riemerge, in altre forme, una sorta di “socialismo di destra”. E a me viene un dubbio legittimo: cosa resta, allora, del socialismo?
Se prendiamo Bettino Craxi come riferimento, e questo gruppo si chiama “Un garofano per Bettino”, non possiamo dimenticare che Craxi fu un leader del socialismo democratico europeo: filo-occidentale, anti-totalitario, riformista, laico, garantista. Combatteva le pulsioni stataliste e collettiviste ma proprio per affermare l’individuo, la libertà, la modernità, non per abbracciare nazionalismi, sovranismi o nostalgie autoritarie.
Essere socialisti non significa “sbilanciarsi a destra nei temi identitari e a sinistra quando conviene”. Significa incarnare una cultura precisa: riformista, laica, democratica, europeista, attenta ai diritti e alle libertà individuali.
Se oggi qualcuno si dichiara socialista ma parla come la destra radicale, allora qualcosa non torna. Forse il garofano che sventola non è più quello di Bettino, ma quello di un’altra storia.
A cura di Clubfturati e di acraccademia.it
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA
Ciao ,
Spero tu stia bene. Questa settimana non possiamo esimerci dal parlare della morte di Charlie Kirk. Anche se non mi interessa molto inquadrare questo omicidio in un contesto che faccia comodo a una parte politica o a un’altra. Non c’è molto da capire o da interpretare. I principali responsabili sono coloro che non voglio regolamentare le armi e che non cercano di contrastare il sempre più preoccupante isolamento di giovani uomini, che affrontano il mondo reale come se fosse un videogioco.
La morte di Charlie Kirk (e le reazioni che ne sono scaturite) si inserisce in un’ondata di destra che fatichiamo a contrastare. Lo vediamo negli Stati Uniti, ma anche a Londra, dove questo weekend in 110 mila sono scesi in piazza a manifestare contro l’immigrazione e in Germania, dove alle comunali in Renania Afd ha triplicato i voti. Sono tre episodi che parlano della stessa difficoltà della società contemporanea a difendersi da derive estreme. Sono episodi che danneggiano la tenuta democratica, cercando di accreditarsi come legittime espressioni di libertà e democrazia.
La democrazia non è solo libertà di parola o diritto di voto. È anche la capacità di discutere rispettando l’avversario, senza trasformare il confronto politico in odio reciproco. Questo credo sia un punto fondamentale: restituire la palla a chi semina violenza dimostra che la democrazia è più forte quando non scende sul loro terreno.
La crisi che viviamo è profondamente legata alla capacità (o incapacità) di parlare di questioni che riguardano le paure delle persone. Spesso queste paure sono politicamente difficili da affrontare, perché sono un nodo di contraddizioni. A sinistra, per esempio, siamo sempre molto in difficoltà a parlare di sicurezza. Sia quando parliamo di sicurezza interna, ,,segue,,
È necessario coltivare un po' di dolcezza verso se stessi per poter offrire un po' di dolcezza agli altri: con questo augurio sono felice di invitarti alla S.Messa di Natale che si svolgerà nella Chiesa dell'IPM C. Beccaria in via dei Calchi Taeggi 20 a Milano.
La celebrazione inizierà alle ore 22.30 del 24 dicembre.
Ti aspetto!
Grazie,
don Gino
a cura di acracademia.it
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Inviato da Libero Mail
Poesia!
La mia storia... la nostra!
Ero scontento di chi avevo vicino..
Mi ero accorto di non essere più..
amato e creduto... e cercavo ancora
la donna del mio cuore, ... e allora
all'improvviso si è materializzata
la donna della mia vita, ...
Sei arrivata tu... UNA FAVOLA!
La mia storia è diventata la nostra!
Mi è bastato un tuffo nei tuoi occhi.
Ci ho trovato un mondo... e il mio...
Il tuo... il nostro amore con libertà!
Da allora... tra alti e bassi.. é stato
un crescendo di gioia e... d'amore.
Un'intesa sempre più bella... unica.
Una storia vera... i baci non bastano
mai... un amore vero...sincero... Unico!
Un piccolo personaggio è stato ...
sostituito da un Uomo, che sfilate!
Il vero amore che si rinforza ...
e si consolida sempre di più...
Mi dai, amore e libertà...un mare!
É vero sentimento... non attrazione.
Sei la mia donna, ora serve vivere.
Tu sei la mia... la nostra vita.
Anonimo FIORENTINO!
Frutta:
1-Mirtilli
2-Avogado
3-Melograni
https://youtu.be/QoU0SEMo0HU?si=lLlFNBZgSqpWSWF4
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Punto ea capo: 80 anni dalla Liberazione |
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA
Ciao Sergio,
Lunedì della scorsa settimana, grazie a insegnanti sensibili e attenti alla storia, ho incontrato, insieme all'ANPI, due quinte elementari della scuola elementare di Gaggiano per raccontare loro cosa fa un parlamentare della Repubblica. Mi piace molto quando le scuole mi invitano a raccontare a cosa serve e come funziona il Parlamento (con Giuliano Pisapia qualche anno fa abbiamo scritto un libro per spiegare la politica ai ragazzi). Nonostante la preparazione che fanno con i loro insegnarti prima di questi incontri, non è facile spiegare ai bambini e alle bambine meccanismi che paiono complessi e lontani. Io cerco sempre di agganciare la spiegazione alla loro quotidianità: questa volta abbiamo ragionato di come si accettano le regole nella loro classe e in famiglia, per poi arrivare alla nostra Costituzione. Per spiegare perché e quando è nata la “legge più importante di tutte” ho chiesto “Qualcuno dei vostri nonni è nato prima del 1945?”. La risposta - mi hanno risposto tutti no - mi ha rimandato al fatto che quest'anno celebriamo l' 80esimo anniversario della Liberazione. Ottanta anni, una vita intera.
Mentre io ricordo ancora di quando mia nonna, nata nel 1915, mi raccontava della paura che aveva andato quando a comprare il cibo alla borsa nera, e di come mio nonno, nato nel 1920, mi raccontò del disorientamento dell'8 settembre del 1943 quando in Toscana dove era soldato arrivò la notizia dell'armistizio; questi bambini e le bambine non hanno più un racconto diretto della guerra, del fascismo e tanto meno della Resistenza.
Ormai quei ricordi sono lontani - ai bambini quando si parla di guerra viene in mente l'orrore che vivono i civili a Gaza e la situazione di sopruso e incertezza in cui da tre anni sono sospesi i destini dell'Ucraina invasa dalla Russia. Ottant'anni dopo, le ragioni sulle quali abbiamo costruito la nostra Repubblica rischiando di sbiadire come patrimonio nazionale. Ottanta anni sono anche un tempo che aiuta a distillare il messaggio più profondo di quel che accadde allora. La lezione di unità per ritrovare la libertà e costruire la democrazia. E l'uso che della democrazia venne fatto, per fare uno stato sociale che inverasse..