Appunti filosofeggianti.
a cura di Francesco Costantino.. Filosofo!
Politica Italiana 2019-10-21
Egregio Sig. Direttore con il Suo
permesso voglio, oggi, commentare
i fatti della politica italiana.
Tutti sono d’accordo nel dire che va
superata la contrapposizione fra destra
e sinistra, secondo me l’idea è giusta
ma per l’Italia non è cosa da fare,
prima gli italiani devono fare altro.
Cosa? Lo spiego qui di seguito.
Per semplicità prendo come riferimen-
to i “gilet gialli” francesi. E qui il primo
sbaglio italiano, i gilet gialli è il vestito
che indossano i manifestanti, vestito
che in antico era il pantalone largo del
contadino nel medio evo, i san culottes
della rivoluzione francese, insomma i
gilet gialli sono solo qualcosa di legato
al momento storico a facile di cambiare
nel futuro. In Francia i gilet gialli sono
subito associati alla “Jacquerie”.
Adesso spieghiamo cos’è la Jacquerie.
E’ il nome che i nobili associavano ai
contadini, alla plebe, ai servi della gleba.
Questa storia inizia, più o meno, con
Carlo Magno, o per meglio dire con la fine
delle invasioni barbariche, all’epoca, come
oggi, non sempre le coppie avevano una
legittima discendenza, così alla morte del
signore del posto spesso succedeva una
persona non proprio acculturata ma devota
la Re del momento, questo nuovo signore
di solito strappava i patti del de cuius e ne
sottoscriveva uno nuovo con i rappresentan-
ti dei contadini. Però spesso e volentieri
detti patti non venivano rispettati proprio
dal nuovo signore, ed ecco che Jaques, il
contadino, si rivolgeva ad un avvocato,
che non era Azzeccagarburgli, in modo che
la questione venisse portata al Re, questi
nominava un legato che andava sul posto
per capire la lite, prendere appunti e ripor-
tare i fatti al re, il quale leggeva il reso-
conto ed emetteva la sentenza, che di
solito era equa, accettata e fatta rispettare.
Il Re aveva tutto l’interesse ad essere sopra
le parti perché il suo scopo era di pacifica-
re il suo regno riscuotere le tasse, circon-
darsi di belle cose, armare un esercito per
essere pronto alla guerra.
Infatti, per ritornar all’oggi, Macron il Pre-
sidente attuale francese, ha sentito i rap-
presentanti dei gilet gialli, ha capito il pro-
blema e ha cercato e cerca di trovare una
soluzione. Tralasciamo il fatto che i gilet
gialli si dividono fra massimalisti e rifor-
misti per non entrare nelle polemiche del
caso. Fermiamoci, invece, a considerare
l’Italia, non abbiamo fiducia negli avvocati,
ne abbiamo poca nei giudici, non abbiamo
un re che pensi a come lasciare il ricordo
del suo passaggio su questa Terra.
Cosa abbiamo in Italia? Abbiamo l’antica
idea di chiedere al “Veltro” di turno che
scenda in Italia e imponga “UNA LEGGE”
uguale per tutti, dimendicando che il
Veltro fa anche i suoi interessi che non so-
no quelli dell’Italia.
Voglio mettere in evidenza due fatti che
gli italiani conoscono poco.
Quando a Schengen si riunirono i leader
europei escludendo gli italiani i nostri
statisti in ginocchio, col cappello in mano,
hanno supplicato di entrare nel club.
Il club aveva già stabilito le regole e i
nostri politici li hanno sottoscritti senza
poterli discutere. Da qui la faccenda del
diametro dei piselli surgelati e delle maglie
delle reti da pesca, come al solito gli italia-
ni sottoscrivono gli accordi e poi non li
rispettano. L’UE mette a disposizione
fondi per le infrastrutture ma poi questi
fondi non possono essere spesi perché
gli italiani non rispettano le procedure
sottoscritte.
Il peggio però e che i giornalisti, novelli
chierici, si guardano bene di spiegare il
perché, scrivono solo che la Germania e
Francia fanno i loro interessi, senza spie-
gare che questi Paesi rispettano le regole
liberamente sottoscritti. L’Italia, invece,
non lo fa.
Tutto è perduto? No, in Italia oggi 2019
c’è un embrione di persone in politica che
suo malgrado affronta questo problema,
veramente commette errori su errori, ma
al fondo del tunnel una lucina bianca sem-
bra esserci, basterà, speriamo.
Carissimo Francesco Costantino, filosofo baggese e milanese, come si fa a negarti il permesso, scrivi talmente bene che ti farei un torto imperdonabile se non ti concedersi il permesso.. Ma soprattutto lo farei ai lettori, che grazie a te finalmente sapranno spiegarsi le ragioni e le motivazioni che spingono il "Veltro" di turno... straniero per parecchi italiani.. Cioè l'Europa, a trattarci come ci trattano a noi Italiani. E pensare che con gli accordi di Roma del 1957, fummo tra i primi, noi Italiani a pensare in grande e volere l'U. E. Magari pensando ad un nuovo "sacro romano impero".
Invitandoti a proseguire su questo ed altri filoni Filosofici e politici... Chiedo ai lettori di farci sapere cosa ne pensano alla mail: acr-4659@gmail.com o al 3474917193 (solo da WhatsApp )..rilanciamo i nostri giornali con l'intenzione di riprendere a pubblicare il Milanese x i milanesi e x il mondo intero.
Sergio Dario Merzario
..direttore di www.acraccademia.it
...ciao mi dici cosa ne pensi?... Grazie Già.. Gio'